User Experience: di cosa si tratta?
Lo sappiamo bene: la fruibilità di un sito, la capacità di navigare senza intralci, in modo rapido e intuitivo, è sempre stato un aspetto molto importante per ciascun utente. È questo quello di cui parliamo quando, sintetizzando, citiamo la User Experience: in poche parole, l’esperienza individuale su un sito web.
Da qualche mese, però, un annuncio ha dato ancor più rilievo alla User Experience. Lo scorso maggio, infatti, il colosso Google ha comunicato che questa impatterà ufficialmente sul ranking Google a partire dal 2021.
Cosa vuol dire? Google inizierà a giudicare e valutare le pagine web anche in base all’esperienza di navigazione che queste garantiscono agli utenti. Se, attraverso una serie di metriche (che poi analizzeremo nello specifico di seguito), Google deciderà che la navigazione sul tuo sito non soddisfa gli utenti di passaggio, questo verrà penalizzato tra i risultati di ricerca, e sarà difficile risalire. Accanto, ovviamente, alla User Experience, è bene sottolineare che rimarrà comunque fondamentale l’importanza della scelta delle parole (ve ne avevamo parlato in passato qui).
Per valutare l’esperienza utente su un sito web entreranno in gioco delle nuove metriche: i Core Web Values, che aiuteranno a rilevare e studiare importanti dati.
Le metriche per l’analisi della User Experience
Come anticipato, la qualità della navigazione verrà valutata da Google tramite una serie di Core Web Values. Di seguito trovate nel dettaglio quali sono queste metriche, da tenere sempre in considerazione.
1) Largest Contentful Paint (LCP): l’LCP indica le prestazioni di caricamento, dunque il tempo che serve per aprire un determinato sito web. Una regola non scritta dice che i siti dovrebbero caricarsi entro i primi 2,5 secondi.
2) First Input Delay (FID): il FID misura l’interattività. Per fornire una buona esperienza i siti dovrebbero cercare di avere un FID inferiore a 100 millisecondi.
3) Mobile-friendly: si tratta, ad oggi, di una delle discriminanti più importanti. La maggior parte degli utenti naviga su internet via smartphone, dunque è importante che un sito web sia ottimizzato per mobile più che per una visualizzazione da desktop.
4) Navigazione sicura: altro aspetto fondamentale al giorno d’oggi è quello della sicurezza online. Per questo, ogni pagina per avere un buon ranking Google non deve contenere contenuti dannosi o ingannevoli.
5) HTTPS: sembra un dettaglio a volte trascurabile, ma la pagina deve essere pubblicata su HTTPS per garantire una navigazione sicura agli utenti.
6) Nessun invadente pop-up o interstitial: quanto sono noiosi i pop-up che si aprono su un sito, impedendo la sua fruibilità già dai primi secondi? Ecco, anche l’assenza di invadenti pop-up o interstitial aiuterà a migliorare la User Experience.
Come anticipato, questi cambiamenti diventeranno attivi a partire dal 2021: insomma, ciascuna azienda, blogger o webmaster ha ancora diversi mesi per adeguarsi alle nuove metriche! Pronti, partenza…via!